Fumo negli occhi, o un’ingiustizia persecutoria.
Ciò mi pare la legge appena entrata in vigore che prevede multe sino ai 300 € per chi getta i mozziconi di sigaretta per terra.
Da non fumatore dovrei esser contento, visto che porterò ad un ulteriore taglio al numero di fumatori e sigarette accese per la strada e nelle piazze.
Tuttavia mi sembra una legge iniqua contro un gesto poco civile ma tuttavia “comprensibile”.
Mi pare ovvio che un fumatore per spegnare una sigaretta debba trovare un posto per spegnarla, ed il gesto più normale stia nel gettarla a terra e spegnerla con il piede. E’ pur vero che buona educazione vorrebbe che il fumatore si impegni a raccogliere la cicca e buttarla nel primo cestino.
E’ altrettanto vero che le nostre città non abbondano di cestini tanto quanto non abbondano di buona educazione. Si parla di portarsi appresso un dispencer per le cicche usata, soluzione che reputo ottima, anche per un nuovo commercio di cui vedremo fiorire modelli innovativi di ogni sorta.
La mia osservazione sta però nell’elevata somma richiesta per un’infrazione di per se comune e non così grave. Pensiamo che la multa per le deiezioni animali è ampliamente inferiore (per fortuna, anche se reputo il gesto più rave).
La cosa curiosa è che una sanzione non verrebbe applicata solo a chi butta e abbandona una cicca di sigaretta per terra (con una multa sino a 300€) , ma qualsiasi cosa rifiuto dal chewing gum, al fazzoletto alla carta di una caramella, con sanzioni dai 30 ai 150€).
Capire perché gettare per terra una sigaretta rappresenti un atto peggiore rispetto al gettare una buccia di banana o un chewing gum mi è ignoto. Certo che punire anche con il minimo di 30 € ogni bambino o adolescente che butta una caramella per terra sembra un atto ridicolo.
E punire un fumatore distratto con 300 € provocherebbe una giusta rivolta popolare.
Il risultato è che passerà un messaggio giusto, ma come al solito con modi sbagliati e inapplicabili nella realtà.
