lunedì 31 agosto 2015

Salvini alla Berghemfest



Salvini (www.termometropolitico.it)
Rispolvero con nostalgia il mio essere giornalista assistendo questa sera alla performance di Matteo Salvini alla Berghemfest  di Alzano, una delle più tradizionali feste della Lega Nord della bergamasca.
Il carrozzone del segretario della Lega è di quelli importanti, con molta sicurezza a scortarlo visti i numerosi disordini che hanno accompagnato l’eterno tour del leader leghista.
L’entrata in scena è da show televisivo, con lo speaker a presentare uno ad uno gli ospiti della serata con prologhi entusiasti, prima la moderatrice Gaia Mombelli, giornali stadi Sky, poi l’altro pezzo da novanta,della Lega, Governatore del Veneto Luca Zaia ed infine Salvini accolto da un’ovazione da stadio dai numerosissimi presenti nell’area feste.
Quel che si presenta come un dibattito, si trasforma immediatamente in un comizio, con la Mombelli semplicemente a imboccare gli argomenti entusiasticamente maneggiati dai due protagonisti.
Salvini è indiscusso eroe del popolo leghista, monopolizza il palco con tra battute, aneddoti, meno slogan di quanto si potrebbe pensare, ed anzi quando la platea alza i toni fa persino il pompiere indossando i panni del politico che fino a che punto il falò può ardere senza andare fuori controllo e portare al disastro.
Pochi e più o meno scontati i temi trattati nell’oretta  scarsa dello show, con diverse stoccate all’Europa ritenuta incapace di aiutare  realmente sul fronte immigrazione,  a Renzi invitato più volte a dimettersi.
Chiaro è l’auspicio di diventare una forza di governo, con una mano ben distesa a Belusconi purché questi accetti il programma leghista, ma Salvini ammette che se dovesse giocarsi un’intesa con Matteo Renzi se la giocherebbe immediatamente per rimpiazzare la Legge Fornero.
Insomma un Salvini caldo, popolare più che populista che cerca, pur nella sanguinea voga leghista, di  plasmarsi in un candidato premier, non molto difforme dalle modalità renziane.