Cemento, asfalto e ancora cemento!
Sembra che
Bergamo non
riesca ad uscire dal terribile stereotipo del muratore.
Continuano a incalzare notizie su come la
nostra provincia
sia tra le più flagellate in Italia dal cancro della
cementificazione delle
aree verdi e agricole, che sembra l’unica risorsa rimasta in mano
ai
bergamaschi.
Partiamo da un esempio. I parcheggi del nuovo
ospedale sono
troppo cari? Quale occasione per accelerare la cementificazione
dell’area
circostante oramai già stravolta e compromessa; l’idea geniale è: Prendiamo
un’area comunale e facciamo altri 5oo posti auto”. Non sprecarsi
per un silos
(ovviamente troppo costoso) ma un’ulteriore colata di asfalto.
Segno di una mentalità che non accenna a
comparire nella
nostra provincia come è confermato dall’esorbitante richiesta di
nuove
metrature da cementificare da parte di numerosi enti locali (al
momento
trentuno) della Provincia per
centinaia
di migliaia di metri quadri.
Dai quanto evidenziato nell’edizione cartacea
del Corriere
della Sera Bergamo del 18-02-2014, secondo Legambiente le aree
verdi agricole
sul territorio bergamasco sono calate del 24% (trecentomila
ettari) dal 2000 al
2010. Un dato terribile se poi si va a vedere come siano
venticinquemila le
case invendute sul territorio della provincia. Appaiono quindi
ingiustificabili
i 180.000 nuovi abitanti previsti nei Piani di Governo del
Territorio.
In questa situazione drammatica per l’ambiente
e la qualità
della vita si distingue Mozzanica che chiede di vincolare 370 mila
metri quadri
per tutelare la preziosa ed affascinante area dei fontanili.
Che credetemi, meritano una visita per
ricordarsi come dovrebbero
essere le nostre campagne.
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