Alt, stop, fermi! Usciamo dall’equivoco! Il pubblico confuso
spesso fatica a scindere le cose.
Charlie Hebdo(C.H.) è un giornale satirico che prima di
subire una strage in Italia pochi conoscevano.
Ribadiamo: C.H. è un giornale satirico e come ogni
pubblicazione può piacere o non piacere. Come ogni satira può far divertire,
può far riflettere, può toccare, può offendere.
Al momento della strage tutti si era con C.H. non perché piacessero
i contenuti della pubblicazione, ma
perché oltre che a portare solidarietà a uomini e donne uccisi da dei
terroristi, si voleva inneggiare al diritto alla parola, alla libertà di stampa
e di pensiero. Nel mondo civile non si uccide per un’un opinione differente, o
un’offesa. Ci sono gli strumenti
giuridici per farci risarcire e punire che va sopra le righe.
C.H. sopra le righe ci va di professione. Non sarebbe quello
che è, e forse non esisterebbe nemmeno.
A me personalmente non piace il politicamente corretto, ma
non piace nemmeno il modo di fare satira di C.H. compresa la vignetta che
sbeffeggia gli italiani per le vittime del terremoto in maniera gretta e
offensiva.
Non per questo trovo necessario alzare gli scudi e fare la
guerra contro C.H. Se a qualcuno importa (magari lo stesso Stato Italiano e ne
avrebbe ben donde)potrà portare querela. Comprensibile segnalare il proprio
sdegno sui social,ma tutto deve finire li. Non è un politico a parlare. Non è
un capo religioso o un capitano d’industria di
una multinazionale e non è nemmeno il direttore di un giornale d’informazione
iscritto ad un albo giornalisti che si deve attenere a un codice etico.
Di contro la seconda vignetta di C.H. che spiega al mondo e soprattutto
agli italiani che le vittime dei crolli
sono vittime della “mafia”, in realtà mi ha fatto riflettere.
Io come tanti italiani siamo pronti a indignarci su come un
giornale francese ci prenda per i fondelli, ma in realtà sappiamo bene che se
da un lato edifici storici sono pericolanti e occorre far una scelta tra
arte/storia/cultura e sicurezza, dall’altro molti edifici sono pericolanti per
incuria e malaffare. Questo lo sta anche Procura che ha già avanzato diverse
indagini.
Un modo di vivere la questione civica che può effettivamente
favorire un sistema, come suggerisce C.H., mafioso.
Forse i francesi non sono migliori di noi. Ma noi oggi
dovremmo iniziare a ragionarci sopra.
Dove informarsi?
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